Quali sono le ultime novità apportate nel campo della riproduzione dei beni culturali a seguito dell’entrata in vigore della L. 124/2017? Quali sono le sfide future relative all’uso dell’immagine dei beni culturali e alla cd. libertà di panorama? Cosa si intende per libera circolazione dei dati in ambito archeologico?
Risponde a questi interrogativi il saggio di M. Modolo, Verso una democrazia della cultura: libero accesso e libera condivisione dei dati, uscito nel volume “Pensare in rete, pensare la rete per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico” a cura di Mirella Serlorenzi e Ilaria Jovine, supplemento 9/2017 della rivista “Archeologia e Calcolatori”, dove sono stati pubblicati gli atti del convegno “Pensare in rete, pensare la rete per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico” (Museo Nazionale Romano, 14/10/2015).
Ecco il sommario:
Libere riproduzioni in archivi e biblioteche per finalità di ricerca
Libero riuso delle immagini di beni culturali
Limiti all’uso delle immagini di beni culturali secondo il codice dei beni
culturaliLibero riuso commerciale delle digitalizzazioni: alcune esperienze
internazionaliConsiderazioni a margine della Direttiva 2013/37/UE e del D.lgs. 102/2015
sul riuso dei dati della pubblica amministrazioneLibero riuso, “mercificazione della cultura” e “tutela del decoro”
Libertà di panorama
La libera circolazione dei dati in ambito archeologico
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M. Modolo, Verso una democrazia della cultura: libero accesso e libera condivisione dei dati, M. Serlorenzi e I. Jovine (a cura di), Pensare in rete, pensare la rete per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico, Atti del IV Convegno di Studi SITAR (Roma, 14 ottobre 2015), Archeologia e Calcolatori, Supplemento 9, ed. All’Insegna del Giglio) [ISBN 9788878147812 ed e-ISBN: 9788878147829], pp. 109-132.